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K.O. | Come rialzarsi quando si è a terra

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K.O.: come rialzarsi quando si è a terra?

È ciò di cui voglio parlarti oggi.

Hai mai avuto la sensazione che la vita, in maniera sorprendente e del tutto inaspettata, ti abbia rifilato una di quelle lezioni e batoste che farai fatica a dimenticare? Uno di quegli eventi così forti e inaspettati da ritrovarti ad andare giù, lungo e disteso, “al tappeto”.

Si sa, la vita fa di questi scherzi e non risparmia nessuno, prima o poi capita a tutti di dover fare i conti con una situazione simile. Si finisce al tappeto, talvolta senza nemmeno sapere bene come sia potuto accadere, e si rimane stesi e intontiti a non capirci più nulla.

Ma cosa si fa una volta ricevuto un colpo simile? Ti ricordi come hai reagito l’ultima volta? Sono certo che ti sei sentito inerme, senza forze, incapace di reagire e hai pensato “è finita, non ce la farò mai”.

Benissimo, conosco esattamente quella sensazione. Sai perché è andata così? Perché in quei momenti hai bisogno di sapere dove sono le energie alle quali attingere per rimetterti in piedi e tornare a combattere. Ma ancora prima, hai bisogno di capire e tenere bene a mente che la vita assesta colpi, alcuni bassi e poco piacevoli, e che è necessario mantenersi sempre vigili, attenti e pronti per assorbirli, attutirli e non farsi cogliere impreparati.

Come dici? Non è facile? Sono d’accordo con te.

Ma noi – e mi conto anche io, perché siamo della stessa pasta – amiamo le sfide e attraversiamo la vita da protagonisti.

Per questo oggi condivido con te ciò che so per spiegarti a reagire al meglio a una situazione di K.O. Come rialzarsi? Te lo spiego strada facendo. Seguimi bene. 

Il cervello milionario

Alza la guardia e combatti

Hai mai visto un incontro di boxe? A me è capitato spesso di lavorare con sportivi di altissimo livello: persone molto concentrate, decise e attente. È stato attraverso un grandissimo e paziente lavoro di osservazione e interazione serrata che ho compreso a fondo cosa vuol dire raggiungere i propri obiettivi senza scuse, senza se e senza ma.

Ho visto sportivi incredibili andare al tappeto, decisamente K.O. “Come rialzarsi da un colpo simile?”, leggevo la domanda nei loro occhi. Eppure, quando il campione al tappeto era veramente un campione, la storia si ripeteva, sempre uguale a sé stessa: quel pugile riusciva a trovare la forza di rimettere in piedi, di rialzarsi con le proprie forze e sulle proprie gambe.

Una volta ho voluto chiederlo direttamente a un campione: “come si fa quando si finisce K.O.? Come rialzarsi?” La risposta è stata per me illuminante. “La vita prova a metterti K.O. di continuo”, mi ha risposto, “e questo accade anche sul ring: il tuo avversario è lì per provarci. Puoi essere il più forte, avere pugni d’acciaio… ma prima o poi succede, lo sai già, non è una sorpresa. Andrai giù”. Ha sorriso, poi ha proseguito: “Come rialzarsi? Nel modo più semplice del mondo: tiri su le gambe, ti rimetti in piedi, alzi la guardia e combatti. A forza di farlo, a forza di ripeterlo, diventa automatico. Sei tu.”

Non c’è altro: rimettersi in piedi e tornare a combattere, senza pensare e chiedersi se ce la si farà. Se anche i campioni sanno che andranno giù al tappeto, nella vita come sul ring, possiamo concederci di accettare che succederà anche a noi. 

Nessuno è invincibile

La vita è così, insomma, piena di sorprese. Soprattutto, la vita non manda avvertimenti quando arrivano i tuoi “momenti no”. E qualche volta non riuscirai a rimanere in piedi. È importante quindi imparare a mantenere la guardia alta, capire come schivare i colpi al meglio, allenarsi per essere agili e attenti, riuscire a mantenere alta la concentrazione e la calma allo stesso tempo.

Non c’è situazione o contesto che possa essere escluso da tutto questo. Nelle relazioni, nello sport o in tutto ciò che riguarda la nostra crescita personale, dovremo sempre fare attenzione agli scherzi che la vita tenterà di farci per non andare K.O. Capire come rialzarsi, mettere in moto gli automatismi per tornare in piedi, sarà ciò che farà la differenza quando invece succederà. 

Hai capito cosa voglio trasmetterti? Non sentirti invincibile.

È un passaggio importante: nemmeno i più grandi campioni si sentono tali, sarebbe un errore madornale. Per potersi rialzare è necessario ammettere fin da subito, se non altro a sé stessi, che non si è invincibili, che andare al tappeto può capitare e che non si rimarrà a terra per sempre

È questa la differenza tra chi evolve e chi rimane fermo al punto di partenza, tra chi si rialza sempre e comunque e chi invece soccombe. Tieni sempre a mente la tua fallibilità e agisci un po’ meglio ogni volta. Vedrai che imparerai a schivare i colpi e, prima che la vita ti butti giù di nuovo, sarai lì a combattere con tutto te stesso. 

Quando si è K.O., come rialzarsi?

Il confronto tra il pugilato e la vita è d’obbligo quando si parla di K.O. Come rialzarsi dai colpi che tentano di lasciarti a terra è infatti la base per gli sportivi di questa disciplina che tanto può insegnare anche a noi.

Sono state innumerevoli le volte in cui ho dovuto ricevere i colpi della vita e sono finito al tappeto. Eppure, agendo in maniera programmata e imparando ad accettare di non essere invincibile, ho potuto capire come fare sempre meglio, e il verbo “arrendersi” è uscito dal mio vocabolario.

Con il tempo ho capito che potevo cadere sempre meno e schivare sempre più i colpi, imparando a confrontarmi ancora meglio con i problemi della vita. E quando proprio vado K.O., mi ricordo che non sono invincibile: l’ho imparato a mie spese lungo il percorso. Torno quindi in piedi e riprendo a combattere come so e posso fare. È questo che mi permette evolvere, di non mollare e di essere sempre un passo avanti. 

Ora sono certo che comprendi bene cosa vuol dire andare K.O. Come rialzarsi lo abbiamo visto insieme.

Sono certo che mantenendo alta la guardia, la concentrazione e l’attenzione, non solo rimarrai in piedi molto più spesso, ma assesterai anche la tua serie di colpi vincenti, quelli che ti daranno modo di affermarti e che ti condurranno all’apice della vita, incoronandoti per quel che sei: un vincente. Ti aspetto in cima.

Dario Silvestri

Practice, Dedication, Results