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Paura dell’ingiustizia | Non essere tu

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Hai mai provato la paura dell’ingiustizia?

È una paura meno comune di tante altre, me ne rendo conto, ed è per questo che forse ne hai sentito parlare solo in modo marginale o proprio per nulla. La paura dell’ingiustizia è tuttavia una tematica di particolare rilievo e merita altrettanta attenzione. Ma in che cosa consiste, con esattezza?

Ecco, se esigi esattezza, sei nel posto sbagliato. La paura dell’ingiustizia è relativa e può assumere fattezze diverse a seconda della persona che la prova.

L’ingiustizia, di per sé, è una prospettiva e ciò che è giusto e ingiusto può variare a seconda della persona, del luogo e addirittura del tempo o, meglio, del particolare momento che stai vivendo.

Va dunque da sé che anche la paura dell’ingiustizia sia un concetto del tutto relativo.

In parole povere e in modo molto intuitivo, si tratta del timore di subire trattamenti ingiusti rispetto a quelle che possono essere le nostre condizioni, la nostra situazione, il nostro comportamento o atteggiamento. O ancora, la paura dell’ingiustizia si manifesta anche come paura di subire un trattamento non considerato equo rispetto a quello usato nei confronti di altre persone che consideriamo nostre pari.

Occhio però a un particolare: c’è una differenza abissale tra il sentire di essere stati trattati in modo ingiusto e il covare la paura dell’ingiustizia. Nel primo caso si tratta di valutare, in modo obiettivo o meno, il nostro trascorso di vita, la nostra storia e le esperienze che abbiamo dovuto affrontare. In altre parole, si tratta di osservare e riconoscere quello che può essere stato il nostro punto di partenza.

Nel secondo caso, invece, è tutta un’altra storia… Ora ti spiego perché.

Il cervello milionario

La paura come elemento bloccante

  • Perché la paura dell’ingiustizia è tutta un’altra storia?

    Per un motivo semplice semplice. Al pari di qualsiasi altra paura, limite o condizionamento negativo che puoi riconoscere presente dentro di te, la paura dell’ingiustizia gioca un proprio ruolo come elemento bloccante nella tua vita.

    “Bloccante, Dario? Ma bloccante di che?”

    Nel senso che ti blocca, ti pone in una condizione di difesa rispetto alle situazioni e agli accadimenti della vita. Invece di concentrarti su ciò che puoi prendere e fare per conseguire gli obiettivi e i traguardi che ti piacerebbe raggiungere, ti focalizzi su come parare il prossimo colpo, su come difenderti dalla prossima ingiustizia che potrebbe incidere sul tuo vivere quotidiano.

    Il risultato è che finisci per vivere la tua vita in attesa del prossimo sopruso, come se già fossi sicuro, oltre ogni ragionevole dubbio, che prima o poi si presenterà e che si tratta solo di una questione di tempo.

    Un po’ paranoico, non trovi?

    Tra l’altro, non finisce qui, perché questo genere di atteggiamento non si esaurisce mai in una singola manifestazione verso l’esterno: si ripercuote a tutto tondo anche su innumerevoli altri aspetti del quotidiano. In primis, su una sfera tra le più importanti, ovvero quella relazionale.

    In che modo? Facendoti vivere col pensiero fisso e costante che gli altri si possano comportare con te in maniera scorretta, temendo da parte loro fregature, torti, bugie e disonestà. Con questo genere di pensieri, risulta impossibile anche solo parlare di concetti come fiducia, rispetto e aiuto reciproco, o persino di collaborazione.

    Ora comprendi bene perché anche la paura dell’ingiustizia, come una qualsiasi altra paura così radicata dentro di te, vada affrontata di petto e limitata al massimo, se non eliminata del tutto.

Liberarsi dalla paura dell’ingiustizia

Liberarsi dalla paura dell’ingiustizia è allora possibile? Più che possibile: è fondamentale! E lo è anche e soprattutto per evitare tutto ciò che da questa deriva: ansia, panico, rabbia e innumerevoli altre emozioni davvero spiacevoli che possono influire sulla qualità della tua vita in modo più o meno incisivo.

Come fare allora a liberarsi della paura dell’ingiustizia? Partendo da te e — pensa un po’! — proprio dalla tua prospettiva sul mondo.

Il primo passo, per quanto non sia facile, è importantissimo: occorre che tu risalga ai motivi che ti spingono a nutrire questa paura e che tu riesca a relegarli alla specifica circostanza in cui hanno avuto origine. È necessario che tu ti renda conto che è solo in riferimento a quella situazione che quelle emozioni hanno senso di esistere e di essere considerate. Quando, in maniera del tutto generalizzata, le subisci e applichi a tutte le sfere della tua vita, stai facendo il grosso errore di vivere in una dimensione creata solo dalla tua testa.

Qui arriviamo al secondo passo, che riguarda proprio la tua mente e i tuoi pensieri, la tua capacità di leggere ciò che ti circonda e le persone che hai vicino. Sei sicuro che il tuo modo di guardare e vivere il mondo non sia già stato pesantemente modificato e distorto dalla tua paura di essere trattato e considerato ingiustamente dagli altri? E ancora: è possibile che tu abbia usato questo atteggiamento per non prenderti la totale responsabilità della tua vita e delle tue decisioni.

Pensaci bene, perché questi due passi sono cruciali e molto tosti, ma se non li percorri nel modo corretto e senza lasciarti nulla di incompiuto alle spalle, è a te che stai recando danno, perché significa che non stai ponendo basi solide per vivere bene il tuo futuro.

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Non essere tu a trattarti ingiustamente

“Chi è cagione del suo mal, pianga sé stesso”, dice un proverbio.

Le paure abitano nelle nostre teste, crescono nella nostra mente e alimentano i peggiori pensieri che potremmo mai avere. Ci spingono sempre a rimanere sulla difensiva, a vivere temendo il peggio, quando magari il peggio potrebbe non arrivare mai.

Il problema è che, dando così tanto spazio alle tue paure, non stai facendo altro che il loro gioco, reiterando comportamenti che non fanno altro se non farle crescere sempre più, ingigantendole all’inverosimile.

Chi ne esce male sei soltanto tu, che per dare loro ascolto finisci per abbandonare i tuoi sogni e dimenticare le tue ambizioni.

Svegliati da questo torpore, smettila di dare spazio alle paure e smettila di trattarti ingiustamente. Datti la possibilità di vivere a pieno e sfruttando al massimo la tua libertà mentale ed emotiva.

Inizia a lavorare sulle tue paure e liberatene una volta per tutte.

Inizia a vivere, e inizia a farlo da ora. Credimi, non ti meriti di meno.

Dario Silvestri

Practice, Dedication, Results