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Riprendere in mano la propria vita | Volere è potere

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Riprendere in mano la propria vita non è soltanto possibile, è fondamentale.

La vita è fatta di alti e bassi, ma questa non deve essere una scusa per metterci in condizione di perdere la bussola e l’orientamento rispetto al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati. Né deve essere una scusa per farci abbindolare dagli altri e dalle loro parole, dai loro consigli, dai loro punti di vista.

Per riprendere in mano la propria vita, è necessario prendere le distanze da tutto questo e iniziare a farsi strada nella confusione, che agisce come una nebbia rispetto al percorso che abbiamo deciso di intraprendere. In che modo?

Scegliendo il silenzio.

“Scegliendo il silenzio, Dario? Cosa dovrei fare, isolarmi?”

Assolutamente no. Scegliere il silenzio non equivale a vivere da eremita, lontano da tutti e tutti. Significa evitare situazioni in cui permetti agli altri di dirti cosa devi fare della tua vita ed evitare di conferire a questi “altri” – siano questi i tuoi genitori, i tuoi più cari amici o altri ed eventuali, tale potere decisionale su di te.

Significa fare spazio per la propria voce e per i propri bisogni.

Come ho già ho spiegato in altre occasioni, devi sempre tenere bene a mente che se altre persone hanno quel tipo di potere su di te, significa che sei stato tu a concederglielo.

Hai lasciato parlare quelle persone troppo e per troppo tempo nella tua testa ed è giunta l’ora di darci un limite. Ora, in questo momento. Perché non è mai troppo presto per riprendere in mano la propria vita.

Il cervello milionario

Riprendere in mano la propria vita, da dove cominciare?

Pensa a quante volte hai ascoltato e seguito il consiglio di altri e ti sei trovato male, consapevole di aver fatto una scelta che non ti calzava affatto e che non rispecchiava per nulla il tuo modo di essere e di pensare. Per quale ragione?

A volte per accontentare qualcun altro e sentirci amati, approvati, accettati… ma schiavi di un ricatto emotivo che non può giovarci in nessuna maniera e che non ci permette di essere liberi di scegliere. In altri casi, lo abbiamo fatto per paura di fallire e di non farcela, cercando di seguire la via più facile o magari di sentirci in qualche modo sgravati delle nostre responsabilità. Altre volte lo abbiamo fatto per sottostare alla paura di decidere, alla paura di perdere qualcosa o qualcuno, o ancora per adeguarci rispetto alle nostre mille insicurezze.

Di ragioni ce ne possono essere infinite, perché infinite sono le declinazioni dell’animo umano. Ognuno di noi ha il proprio vissuto ed è in base a quello che sceglie di seguire l’uno o l’altro percorso. Ciò che è certo è che se sei fragile e pieno di timori, se non hai un equilibrio tuo e non sei abituato ad entrare in sintonia con te stesso, ogni piccolo passo avanti può farsi molto difficile. Se si parte da un punto di partenza simile, diventare vittime del giudizio e delle opinioni altrui è estremamente facile.

Per riprendere in mano la propria vita, da dove cominciare? Qual è il punto di partenza?

Proprio quel silenzio di cui ti parlavo, perché se non fai in modo di ritrovarti a tu per tu con la tua voce, non saprai mai davvero che cosa vuoi e che direzione prendere. Ci sarà sempre troppo brusio, troppo rumore, che non possono fare altro che creare una gran confusione.

La tua fortezza interiore

Riprendere in mano la propria vita significa partire da quel silenzio, da quel fragile principio, per iniziare a costruire quella che sarà la tua fortezza interiore. Quel silenzio ti è necessario per cominciare a sentire di nuovo la tua voce e farne la regina delle tue decisioni.

Hai bisogno di quel silenzio per fare spazio dentro di te e costruire le tue fondamenta, le tue sicurezze e, con queste, comprendere quali sono i tuoi reali obiettivi. Da lì puoi partire per cercare di fare, ogni singolo giorno, qualcosa di sempre più eccezionale e magnifico per te.

Sai cosa spesso accade, quando inizi un percorso così forte e incredibile per te stesso? Le altre persone, quelle che fino a ieri ascoltavi, non sentendo di avere più la stessa influenza su di te potrebbero sentirsi ferite, scocciate, deluse, talvolta persino spaventate. Perché è così: alla maggior parte delle persone spaventa confrontarsi con chi sta bene e non ha timore di mostrare la propria forza e la propria risolutezza, il proprio personale successo. Non accettano che vivere in questo modo sia possibile perché loro per prime non sono in grado di farlo e tirare fuori tanto coraggio ed energia.

Queste persone non vanno combattute, vanno accettate. Accettale e prosegui per la tua strada, trova persone che, come te, non hanno paura di ricercare l’eccellenza dentro sé stessi.

La tua fortezza interiore non è fatta per allontanare gli altri e contribuire alla tua solitudine: il suo scopo è quello di permetterti di mantenere un tuo equilibrio più profondo e scegliere da quali persone farsi avvicinare e influenzare. Perché ciò di cui hai bisogno, ciò di cui chiunque ha bisogno per riprendere in mano la propria vita, è avere intorno influenze positive e costruttive per definire un futuro migliore.

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Sei tu a definire il tuo percorso

Ricercare il silenzio e fare spazio alla propria voce, come anche costruire la propria fortezza interiore e attorniarsi di influenze positive sono solo i primi due step da seguire per riprendere in mano la propria vita, iniziare ad averne controllo.

Quello è il punto di partenza senza il quale non puoi e non potrai mai definire con coscienza il percorso da intraprendere.

Non è facile. Non pensare mai che sia facile. Riprendere in mano la propria vita non vuol dire eliminare ostacoli e complicazioni che il futuro potrebbe avere in serbo per noi: significa iniziare ad avere consapevolezza di sé stessi e, in virtù di questa, delineare i propri progetti futuri, le proprie soddisfazioni.

Le difficoltà ci sono e ci saranno sempre. Nel momento in cui vi è consapevolezza, però, vi sono anche una visione, una strategia e una capacità di analisi differenti che ti danno una marcia in più e che ti mostreranno gli ostacoli in una luce diversa, ovvero come opportunità di crescita e scoperta.

Allora non è il momento di indugiare. È invece il momento di liberarsi dal giogo di quelle vecchie paure, limitazioni e remore che ti porti dietro, di scendere in Arena e riprendere in mano la propria vita.

Devi mettercela tutta per puntare in alto.

E ricorda sempre: come il cielo, anche tu non hai limiti. Non ha senso imporseli da solo.

Dario Silvestri

Practice, Dedication, Results