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Sei una persona che si lamenta sempre? Ritrova lo slancio

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Hai mai avuto vicino una persona che si lamenta sempre? O magari sei tu a riconoscerti in questo profilo?

Di persone che si lamentano senza sosta ve ne sono una marea e rappresentano una vera e propria spina nel fianco. Per essere chiari: non lo dico pensando soltanto a chi si ritrova a dover ascoltare tutto il giorno le loro lamentele, anche se non la ritengo affatto una situazione piacevole in cui trovarsi.

Una persona che si lamenta sempre è una spina nel fianco prima di tutto per se stessa.

Si tratta di un argomento che ho già sfiorato in passato ma che non ho ancora avuto occasione di trattare se non in modo trasversale e mai esauriente. Rimandare non è abitudine che mi è propria, perciò lo faccio oggi, che ne dici?

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Sai riconoscere una persona che si lamenta sempre?

L’identikit di una persona che si lamenta sempre è piuttosto semplice. La riconosci infatti da un particolare atteggiamento che ha nei confronti della vita: per tutto ciò che le accade riesce ogni volta a trovare una ragione o scusante che possa motivare quanto accaduto. Lei, nello specifico, non è mai responsabile di nulla.

Per meglio dire: si pone sempre nell’ottica di essere vittima degli eventi. Le cose le succedono, non le determina, sono semplicemente frutto del caso, della sfortuna, di una cospirazione dell’universo…

A sua discolpa, è altrettanto vero che spesso non lo fa con consapevolezza. È un meccanismo che si è radicato talmente a fondo dentro di lei che è genuinamente convinta che il motivo del suo mancato successo dipenda da queste innumerevoli (e spesso fantasiose) cause esterne.

È per questo che sostengo che “i professionisti del lamento” siano una spina nel fianco prima di tutto per se stessi. Così facendo, infatti, gli unici traguardi che possono riuscire a conseguire nella vita, in termini di risultati e obiettivi raggiunti, sono piuttosto grami. E sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.

Ti riconosci nell’identikit della persona che si lamenta sempre?

Se leggendo quanto ho scritto hai arricciato il naso e rivisto il tuo modo di essere, non chiudere questa pagina e continua a leggere. Se ti sei riconosciuto come una persona che si lamenta sempre, voglio invitarti a compiere una scelta. Credo sia importante, infatti, che tu ti renda conto sin da subito che, sul piano di realtà, tutto ciò che riuscirai a ottenere continuando a mantenere questo tuo comportamento sarà soltanto frutto del caso. Qui sta la tua scelta: preferisci proseguire così e fare finta di niente o iniziare a metterti in gioco sul serio?

Se non decidi di prendere in mano il tuo futuro adesso, se non scegli di diventare il fautore del tuo destino sin da subito, potrai andare avanti ma campando soltanto di speranza. Credimi, nutrire speranza è meraviglioso, ma ti dà fondamenta ben poco solide su cui costruire qualcosa di concreto.

Per questo, se ti riconosci nell’identikit di una persona che si lamenta sempre, ti invito a farti un ragionato esame di coscienza. In primo luogo, devi cercare di frenare i tuoi automatismi, ovvero il complesso di quei comportamenti che fanno parte del tuo spontaneo vivere quotidiano, e iniziare a far caso a quante volte sei incline ad attribuire la colpa a terzi o a situazioni esterne a te. L’attitudine all’autodeterminazione è come un muscolo: va allenata giorno per giorno. Così come uno sportivo presta attenzione a ogni suo singolo movimento, tu dovrai prestare la stessa attenzione al tuo linguaggio e al tuo modo di filtrare e “leggere” la realtà.

Cerca di capire qual è il ruolo che stai interpretando nella tua vita e ricorda che sei sempre in tempo per diventare e trasformarti in ciò che vuoi. Quello che ti spetterebbe è tuttavia il ruolo da protagonista, o mi sbaglio?

A stretto contatto con una persona che si lamenta sempre

Vivere a stretto contatto con una persona che si lamenta sempre è molto difficile, se non addirittura rischioso. Ti sembra una parola un po’ troppo forte? Ti assicuro che l’ho soppesata bene prima di scriverla.

Vedi, il problema è la costanza nel tempo, ovvero il fatto che questa persona possa riversare la propria negatività su di te a cadenza regolare. È con la regolarità che questa negatività, poco a poco, rischia di trovare spazio anche nella tua mente. La regolarità crea abitudine, l’abitudine gli automatismi di cui ti parlavo prima, e gli automatismi definiscono il comportamento, perché siamo tutti frutto degli stimoli a cui decidiamo di esporci.

Come fare? Occorre allontanare gli stimoli negativi. Nello specifico, occorre arginare in qualche modo questa persona che si lamenta sempre facendo sì che non possa incidere più di tanto su di noi.

Quando ti parlo di “allontanare” non mi riferisco solo all’aspetto fisico e tangibile, ma soprattutto a quello mentale. Del resto, allontanare fisicamente una persona è semplice soltanto in un numero limitato di situazioni. Nella fattispecie, quando dell’altra persona ti importa poco.

Mettiamo caso che si tratti di un collega. Rifuggire eventuali collaborazioni o lavori a quattro mani insieme a lui/lei potrebbe non risultare tanto complicato, vero? Cosa accade invece se la persona che si lamenta sempre è un amico? O, situazione ancora più spinosa, uno dei tuoi genitori? Quando l’affetto che ti lega all’altra persona rende l’allontanamento fisico impossibile, è importante tu possa fare affidamento sulle tue risorse mentali. È fondamentale quindi che tu ti accorga dell’influenza che questa persona esercita su di te e che possa agire attivamente per non lasciare che inquini ulteriormente il tuo mondo. La tua mente, insomma, si può dimostrare un’altra volta la tua più potente e utile alleata.

La leggerezza della fiducia

Vivere in un mondo privo di lamentele e negatività è liberatorio. Liberatorio in senso letterale: ti svincola e affranca da tutta una serie di pesi mentali che, senza accorgertene, offuscano la tua visione del futuro.

Questo è un risultato che puoi raggiungere soltanto dopo esserti misurato con le tue responsabilità e aver lasciato alle spalle la condizione passiva di chi si lamenta soltanto e non trasforma mai i propri desideri in azione.

È una sensazione di fiducia, una leggerezza interiore che ti permette di muoverti con più sicurezza verso la concretizzazione dei tuoi obiettivi, uno slancio eccezionale verso il futuro. Fallo tuo, questo slancio. Non aspettare, però. Inizia ora, inizia adesso.

Dario Silvestri

Practice, Dedication, Results